Mostra “Contaminazioni” 18-31|10|2017
19 Settembre 2017
Bipersonale d’arte di Vito Lentini e Gianni Manca
18 settembre 2017 – 18:30.
Testo critico a cura di Massimiliano Bisazza.
“Contaminazioni”.
L’ideazione di questo progetto espositivo nasce dalla collaborazione artistica di due artisti: Vito Lentini – già noto in galleria STATUTO13 grazie a collaborazioni espositive nella nota galleria milanese – e Gianni Manca.
Si tratta di pure ibridazioni di varie tecniche artistiche: fotografia, pittura acrilica, acquerello, disegno a matita, collage, plexiglass; tramite le quali gli artisti hanno saputo cimentarsi in complesse opere eseguite a quattro mani, unificando diversi mondi creativi e differenti modi di percepire la propria espressività e la creatività individuale.
E’ in tal senso che nasce il leit motiv della contaminazioni, dove ogni opera ha un aspetto che denota una duplicità se non una molteplicità di tecniche e di ricerche artistiche sperimentali alle quali gli artisti si sono spontaneamente ispirati lasciando intravedere il fecondo ed originale potenziale.
La poetica di questa mostra bi-personale è delicata e dedicata in ampia misura alla femminilità, mai intesa come perfezione estetica o anatomica assoluta, bensì come pura artisticità. Si tratta di una metafora omaggiante la donna e il suo universo sensibile, erotico, umano e vero. Tuttavia i contenuti insiti nel percorso espositivo della mostra non si fermano a un solo punto, bensì incedono verso volute allusioni al concetto del “dualismo”.
Molte opere infatti sono speculari l’uno all’altra, non solo nella scelta delle tecniche ma anche nella decisione di esprimersi tramite veri e propri “dittici” contemporanei sia nello stile che nei significati. L’opera d’arte si fonde così al soggetto, che a sua volta esprime amore e intesa e, non da meno, ammirazione verso la corporeità, la sinuosità e la personalità della donna…..e non solo.
Osserviamo, dunque le sensazioni che le fotografie di Gianni Manca e la pittoricità di Vito Lentini sanno trasmettere al fruitore generosamente e con un profondo senso di scoperta cinestetica.